Erminia e Giuseppe dicono:

"TORNATI!!!"

martedì 9 febbraio 2010

Un regalo per voi...

Voglio condividere con voi una splendida poesia di Pablo Neruda;
che sia a tutti noi di stimolo in questo strano ma affascinante viaggio: la vita!


CHI MUORE

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia
e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.


Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire
un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire
ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta
musica, chi non trova g razia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia
aiutare.
Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi della propria
sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi
non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde
quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del
semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una
splendida felicità.

Erminia






5 commenti:

  1. Questa poesia è eccezionale! Purtroppo è anche lo specchio della società che ci circonda,basta guardarsi in giro,soprattutto qui a Catania!! Grazie a dio qualche "Pecora Nera" come voi ancora si trova!!;)

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  2. Ben detto giuliano!
    quando vuoi essere pure tu una pecora nera ti aspettiamo per fare un bel gregge!

    hasta luego!

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  3. questa poesia è molto banale, inoltre non è di neruda

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  4. la banalità è dentro di noi quando si dicono cose stupide solo per il gusto di aprir bocca :)
    ti prego illuminami! sono pronta a qualsiasi correzione. peccato però che mi hai detto solo ke non è di neruda ma nn mi hai detto di ki sia... è forse tua? :D
    caro anonimo, (che anonimo poi non sei...sono sicura di conoscerti), anche il tuo commento è molto banale. Lo sarebbe stato meno se avessi scritto il tuo nome.
    Non mi piace parlare con ignoti che non si espongono...entonces...hasta luego!;)

    Erminia

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  5. non ho goduto di nessun particolare piacere nel aprir bocca, ho solo fatto una puntualizzazione e ho espresso un mio parere esattamente come le persone che prima di me hanno lasciato un commento, non prenderla sul personale.
    la poesia è "a morte devagar" di martha medeiros, ma credo che navigando su internet lo avresti scoperto anche tu. riguardo il nome non credo faccia differenza: se un imbecille si chiami francesco o riccardo, resta tale e mi è sembrato superfluo inserirlo.
    riguardo al conoscerci credo che tu mi confonda con qualcun altro

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